Lavorare da casa: ecco come aprire un asilo nido domestico.
E’ risaputo che in Italia mancano asili nido, ogni anno centinaia di genitori sono costretti ad organizzarsi per far fronte a questa mancanza, a volte con soluzioni molto più costose.
In Italia ormai da qualche anno si assiste alla nascita dei così detto “asili domestici”, molto spesso creati dalle stesse mamme con figli piccoli, che decidono di sfruttare il proprio tempo ospitando altri bambini e lanciando si in una vera e propria attività.
Ma come si può aprire un asilo nido domestico? Innanzitutto è necessario avere un titolo di studi adeguato, ovvero un diploma socio-psicopedagogico, magistrale, assistente per l’infanzia o laurea in Scienze dell’Educazione.
Successivamente serve presentare il progetto al comune e all’Asl, che dovranno autorizzare l’avvio dell’attività. Questa è solo l’inizio della parte “burocratica”, infatti è necessario che l’ambiente in cui si svolgerà l’attività sia grande a sufficienza (4 metri quadrati a bambino) e rispetti severi standard che garantiscano salubrità e, ovviamente, sicurezza.
Quanto si guadagna? Generalmente il prezzo a bambino ospitato oscilla tra i 150 e i 600 euro. Ricordiamo che in Italia c’è scarsità di asili nido, quindi attualmente lanciarsi in questo tipo di attività si ha la garanzia di avere sempre lavoro.
Inoltre in moltissime regioni attualmente è possibile accedere ad alcune agevolazioni e finanziamenti, volti alla creazione di asili nido domestici: informatevi al meglio presso la vostra regione, provincia e comune.
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