Disoccupazione NASPI 2019: requisiti e come ottenerla.

La NASPI è il sussidio di disoccupazione che viene erogato dall’INPS – Istituto Nazionale Previdenza Sociale a tutti i lavoratori che per ragioni non dipendenti da loro hanno perso il lavoro o non si sono ritrovati il contratto a tempo determinato rinnovato. Sul portale INPS è possibile richiedere la NASPI anche nel 2019 con una lieta novità: è stato infatti aumentato l’importo massimo erogabile.

disoccupazione 2019

Ricordiamo che la NASPI – Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego è un aiuto che viene versato dall’INPS a tutti i lavoratori in seguito alla sua approvazione che risale al 4 Marzo 2015 e che è andato a sostituire le vecchie ASPI e MINI-ASPI.

La NASPI si rivolge a tutti i lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro, esclusi i dipendenti a tempo indeterminato delle Pubbliche Amministrazioni, gli operai agricoli, i lavoratori extracomunitari con permesso stagionale o i lavoratori che hanno raggiunto i requisiti per il pensionamento o ancora tutti coloro che ricevono un assegno ordinario di invalidità.
La NASPI, come tutti i sussidi erogati dall’INPS, può essere erogata a tutti coloro che rispettano una serie di requisiti:

  • possesso di uno stato di disoccupazione certificato in seguito alla Dichiarazione di Immediata Disponibilità che viene sottoscritta nel Centro per l’Impiego della propria città. Tale dichiarazione, denominata DID, deve essere presentata entro e non oltre 15 giorni dalla domanda NASPI
  • avere realizzato almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni antecedenti il periodo di disoccupazione. I contributi previdenziali considerati validi sono tutti elencati all’interno del portale online dell’INPS
  • avere realizzato almeno 30 giorni di lavoro effettivo nei dodici mesi antecedenti il periodo della disoccupazione. Per i lavoratori dove non è possibile verificare tale periodo di lavoro effettivo, basterà calcolare almeno cinque settimane di contribuzione e verificarle tramite le buste paga. Per alcuni casi particolari come malattie, infortuni, cassa integrazione, permessi, congedi, maternità ed altri è possibile che il periodo di dodici mesi antecedenti la disoccupazione possa essere aumentato
  • non avere interrotto volontariamente il rapporto di lavoro ad eccezione di dimissioni per giusta causa (mancato pagamento degli stipendi, molestie, mobbing o altri casi particolari) oppure dimissioni durante il periodo tutelato i maternità, o ancora risoluzione consensuale del rapporto di lavoro a seguito di rifiuto di trasferimento in altra sede o altre procedure di conciliazione

Ricordiamo che la NASPI offre il 75% della retribuzione media mensile imponibile a fini previdenziali degli ultimi quattro anni di lavoro e la stessa viene ridotta del 3% ogni mese. A partire dal 1 Gennaio 2019 è stato variato l’importo massimo della NASPI che è oggi di 1328,76 euro mensili.
La domanda per la NASPI deve essere presentata entro e non oltre 68 giorni a decorrere della fine del rapporto di lavoro e deve essere effettuata esclusivamente online attraverso il portale online dell’INPS. Per fare ciò occorrerà avere a disposizione le credenziali per il portale INPS.

Per tutti coloro che hanno bisogno di un aiuto per la compilazione della domanda NASPI è possibile richiedere un consulto presso gli Enti di Patronato oppure un aiuto al Contact Center dell’INPS raggiungibile dal numero gratuito 803 164 da rete fissa oppure allo 06 164 164 da rete mobile.
La NASPI può essere incassata direttamente sul proprio conto corrente bancario o postale o su un libretto postale, oppure può essere ricevuta direttamente via posta attraverso un bonifico che poi andrà incassato presso un qualsiasi ufficio postale.

La NASPI verrà erogata per un periodo che equivale alla metà del numero di settimane di contribuzione effettuate negli ultimi quattro anni, e per questo motivo la durata massima del sussidio NASPI non può superare i 24 mesi. Il sussidio viene sospeso in caso il disoccupato riesca a trovare un lavoro dipendente o vi sia l’inizio di una nuova attività lavorativa autonoma.

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