14 Migranti denunciano il caporale e ottengono il permesso di soggiorno.
Quella di sfruttare i migranti per pochissimi euro all’ora per raccogliere i pomodori dei campi è una brutta abitudine che si sta facendo strada in Italia da vari anni.
Ma sembra che non tutti si adeguino alla cosa e qualcuno stia iniziando a ribellarsi: alcuni ragazzi originari di Costa d’Avorio, Senegal, Mali e Camerun si sono infatti ribellati ed hanno denunciato gli sfruttatori che li mandavano a lavorare nei campi per ben 14 ore al giorno per un “salario” di appena quattro euro all’ora.
Lo sfruttatore, un cittadino marocchino che lavorava per conto di alcune famiglie venete, è stato quindi denunciato per caporalato grazie al coraggio dei vari migranti sfruttati e grazie all’assistenza di due avvocati Zeno Baldo e Davide Zagni. La denuncia ha fruttato in poco tempo un mandato di cattura per il caporale e per i migranti è arrivato anche il permesso di soggiorno temporaneo di sei mesi, così come previsto nel Decreto Salvini.
I coraggiosi migranti che hanno denunciato lo sfruttatore hanno quindi avuto il coraggio di combattere una pratica disumana che purtroppo in Italia è molto comune, ma sono riusciti a sfruttare anche un buon punto del decreto Salvini che per l’appunto sancisce che il permesso di soggiorno può essere tranquillamente rilasciato a persone che in caso di grave forma di sfruttamento decidano di denunciare il proprio datore di lavoro.
In questo caso tutto è finito bene, con il cittadino marocchino che è ricercato dalle forze dell’ordine per sfruttamento sul luogo di lavoro, e per i coraggiosi migranti è arrivato il permesso di soggiorno, documento tanto agognato da queste sfortunate persone.