Naspi 2020: requisiti di disoccupazione, domanda, requisiti e importo.

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Quando si parla di Naspi 2020 si devono fare alcune precisazioni, soprattutto su calcolo e durata, per permettere ai lavoratori di capire come comportarsi.

naspi 2020

Se anche tu non riesci a trovare un lavoretto, puoi ottenere la nuovissima disoccupazione 2020: in merito si può fare parecchia confusione e, pertanto, è necessario cercare di rispondere a quelle che sono le domande più frequenti dei lavoratori che si trovano nella situazione di richiedere la Naspi 2020. Come deve essere effettuato il calcolo della disoccupazione nel 2020? Cerchiamo di rispondere a questa domanda, così da avere le idee più chiare.

Come calcolare l’importo Naspi 2020

Si deve partire con il capire in che modo calcolare la Naspi 2020. Facendo chiarezza su questo punto, poi, sarà più facile andare avanti e capire quanto dura l’indennità e come richiederla.
Prima di entrare nel dettaglio, si deve ricordare la compatibilità tra Naspi 2020 e reddito di cittadinanza e, pertanto, chi ne usufruisce non avrà problemi di sorta. Inoltre, si deve anche sottolineare che,  grazie alla rivalutazione ISTAT pari allo 0,4%, l’importo della Naspi passerà a 1.226,36 euro mensili fino alla somma massima di 1.334 euro.

La Nuova Prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego si calcola prendendo in considerazione quella che è stata la retribuzione  imponibile ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni del lavoratore che ne fa domanda. Questa comprende sia i cosiddetti elementi continuativi che quelli non continuativi. L’importo deve essere diviso per le settimane di contribuzione e moltiplicato per uno specifico coefficiente numerico che è pari a 4,33. Nel caso di cifra inferiore a 1.226,36, si percepirà il 75% della retribuzione mensile media lorda.
Dopo il 91° giorno di Naspi verrà posta in atto, con cadenza mensile, una riduzione del 3%.

Quanto dura la Naspi 2020 e a chi spetta

Se ci si domanda per quanto tempo si percepirà la disoccupazione si deve sapere che il numero di settimane che spettano di diritto al lavoratore che ne fa richiesta sono pari alla metà di quelle che sono state lavorate negli ultimi 4 anni. Stando a quanto stabilità dal Decreto Legislativo n.22/2015 questo sussidio viene erogato per un massimo di 24 mesi. Attenzione, perché nel calcolo non si prendono in considerazione quelli che sono i periodi coperti da contributi figurativi che hanno già dato accesso a disoccupazione.

Per poter usufruire della Naspi è necessario aver accumulato un monte di almeno 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni e almeno 30 giorni di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti la data di inoltro della domanda di disoccupazione. Queste tempistiche sono state decise da quelli che sono i decreti attuativi del Jobs Act. Alla luce di quanto detto anche nel caso in cui le settimane di contribuzione sono, ad esempio, 160 e la metà sono 80, la Naspi spetta comunque per un totale di 24 mesi, che è la durata massima del sussidio di disoccupazione.  Questo aspetto rimarrà invariato anche nel 2020.

Chi può fare domanda per ottenere la Naspi 2020? Possono inoltrare domanda i dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni, il personale artistico con contratto subordinato, i soci lavoratori di cooperative con contratto subordinato, gli apprendisti. Non possono, invece, presentare domanda i lavoratori con trattamento pensionistico diretto, operai agricoli, dipendenti a tempo indeterminato delle P. A., lavoratori extracomunitari in regola che svolgono lavoro stagionale.

Si deve anche sottolineare che sarà necessario che il lavoratore che inoltra domanda si trovi in questa situazione non per suo volere, ma a causa di un licenziamento. Se si tronca volontariamente un rapporto lavorativo non si ha la possibilità di accedere alla Naspi. Lo stato di disoccupazione involontario è una conditio sine qua non.

Tra gli altri dettagli da prendere in considerazione c’è anche il fatto che la domanda in questione deve essere necessariamente presentata entro e non oltre il 68esimo giorno dalla fine del rapporto lavorativo. Questa va inviata all’INPS e a seconda della data in cui questo viene fatto decorre la Naspi. Se la domanda viene presentata entro 8 giorni dalla fine del rapporto di lavoro, la Naspi parte da quel giorno, mentre in caso contrario parte dal giorno successivo la presentazione della domanda.

Per presentare la domanda è necessario essere in possesso dei seguenti documenti, che dovranno essere allegati alla richiesta. Innanzitutto si deve allegare il modello Sr163 con il numero di conto corrente per l’accredito. Saranno necessari anche documento di identità, lettera di licenziamento, le ultime 3 buste paga. Se si è un dipendente a contratto determinato si deve allegare la copia del contratto, mentre se si tratta di colf e badanti si devono allegare i bollettini che attestano il pagamento dei contributi. Il lavoratore a cui viene riconosciuta la disoccupazione verrà convocato regolarmente dal Centro per l’Impiego di zona per prendere parte a quelle che sono le iniziative finalizzate alla ricerca di un nuovo lavoro.

2 Commenti

  1. Salve ho bisogno di lavorare per voi! Sono di monopoli (bari) massima disponibilità

  2. ho 58 anni è non riesco a trovare lavoro perchè mi dicono che sono troppo grande,ho due figli a carico,pulisco la strada del mio palazzo tutti i giorni perchè non ho nulla da fare,non mi interessa il reddito di citt.cerco soltanto un lavoro,in modo da poter permettere a mio figlio minore di anni 14 la scuola e ai miei due figli una vita decente,sono disponibile abito a siracusa,pensavo che la sicilia avesse da parte del governo un occhio di riguardo per i disoccupati over 50,ho lavorato al cimitero di suracusa per conto del comune partecipando ai cantieri di lavoro 3 mesi,mi piacerebbe ritornare anche perchè il mio lavoro non è stato ultimato,trascrivevo dal cartaceo al digitale tutti i defunti degli ultimi 20 anni,con mappe di riferimento e indicazioni precise di dove si trovasse il loculo del defunto richiesto e altre manzioni.Grazie per l’interessamento .Salvo

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