Bidella multata per aver svolto un secondo lavoro: “Non riuscivo a sfamare i miei figli”.
Nell’istituto Sartori di Lonigo, una bidella di nome Francesca Galati si è ritrovata coinvolta in una situazione ingiusta a causa del suo secondo lavoro notturno come barista.
Nonostante abbia pagato regolarmente le tasse su entrambi gli impieghi e abbia dichiarato i suoi redditi correttamente, Francesca non ha comunicato il suo secondo lavoro alla direttrice scolastica. Come risultato, è stata multata dalla Guardia di Finanza con una somma di 2.170 euro da rifondere al Ministero dell’Istruzione.
Francesca, che sostiene di aver agito in buona fede, ha affermato che il suo secondo impiego era una necessità per sostenere economicamente la sua famiglia. Nonostante uno stipendio da 1.300 euro come bidella, era costretta ad arrotondare le entrate. Quando la sua storia è emersa sui social media, ha ricevuto solidarietà da parte di molti utenti, alcuni dei quali si sono addirittura offerti di pagare la multa al suo posto.
L’episodio ha portato alla luce un aspetto positivo per Francesca: la presenza di persone di buon cuore che sostengono la verità. Il consigliere veneto di FdI, Joe Formaggio, si è offerto di aiutarla attivamente. Ha dichiarato che la vicenda sarà portata in Parlamento e si è messo a disposizione per contribuire finanziariamente a coprire la sua sanzione.
Anche il sindacato Snals ha mostrato solidarietà nei confronti di Francesca, sottolineando le difficoltà che sta affrontando a causa di uno stipendio insufficiente. Il sindacato ha evidenziato il paradosso delle leggi attuali, secondo le quali i dipendenti pubblici devono ottenere l’autorizzazione dei loro superiori per lavori secondari, autorizzazione spesso negata.
Questa storia mette in luce l’importanza di una revisione delle leggi che regolano l’impiego dei dipendenti pubblici. È necessario trovare un equilibrio tra la necessità di sostenere economicamente le proprie famiglie e le regole esistenti. La vicenda di Francesca Galati potrebbe portare a una riflessione più ampia sulla flessibilità delle norme per i lavoratori dipendenti nel settore pubblico.