Bocciata la proposta di riduzione del canone RAI a 70 euro per il 2025: ecco cosa cambia.
La proposta di ridurre il canone RAI a 70 euro anche per il 2025 è stata ufficialmente respinta. La decisione è arrivata dalla Commissione Bilancio del Senato durante l’esame del Decreto Fiscale 2025, segnando uno stop a una misura che avrebbe rappresentato una significativa riduzione dei costi per i contribuenti. Vediamo nel dettaglio cosa è successo e quali saranno le conseguenze per le famiglie italiane.
La proposta: ridurre il canone RAI a 70 euro
Sommario:
L’emendamento per ridurre il canone RAI è stato presentato dal senatore Giorgio Maria Bergesio della Lega. Il piano mirava a mantenere il costo del canone a 70 euro anche per il 2025, replicando quanto già deciso per il 2024. L’obiettivo principale era quello di alleviare il carico fiscale sulle famiglie italiane in un momento di crescente pressione economica.
La decisione della Commissione Bilancio
Con 12 voti contrari e 10 favorevoli, l’emendamento è stato bocciato. Il voto decisivo è arrivato da Forza Italia, che si è schierata contro la proposta, pur essendo parte della maggioranza di governo.
Le motivazioni del voto contrario di Forza Italia:
- Sostenibilità economica: La proposta è stata definita insostenibile a causa dell’impatto finanziario che avrebbe avuto sulle casse dello Stato.
- Priorità diverse: Secondo Forza Italia, i fondi proposti per la riduzione del canone, stimati in circa 400 milioni di euro, dovrebbero essere utilizzati per finanziare ulteriori aumenti delle pensioni minime, considerate una priorità maggiore rispetto alla diminuzione del canone televisivo.
La scelta di Forza Italia è stata vista come un segnale di autonomia politica e di disaccordo interno alla maggioranza sulle priorità legate alla Legge di Bilancio 2025.
Cosa accadrà al canone RAI nel 2025
A seguito della bocciatura, il canone RAI per il 2025 resterà fissato a 90 euro, salvo eventuali modifiche dell’ultimo minuto nel corso della discussione parlamentare sulla Legge di Bilancio.
Cosa resta invariato:
- Modalità di pagamento: Anche nel 2025, il canone sarà addebitato direttamente nella bolletta dell’energia elettrica.
- Esenzioni previste: Non ci saranno cambiamenti rispetto al 2024 per quanto riguarda le categorie esenti dal pagamento. Le agevolazioni continueranno a seguire le normative attualmente in vigore.
Nel 2024, ricordiamo, il canone è stato ridotto a 70 euro, un’iniziativa accolta positivamente dai cittadini ma che, secondo alcune forze politiche, ha avuto un impatto significativo sul bilancio della RAI e sulle finanze pubbliche.
Le reazioni politiche e le prospettive future
La decisione ha generato un acceso dibattito politico. Da una parte, la Lega ha criticato aspramente la scelta di Forza Italia, accusandola di non sostenere una misura pensata per aiutare le famiglie. Dall’altra, Forza Italia ha difeso la propria posizione, ribadendo la necessità di concentrare le risorse su interventi a favore delle fasce più deboli, come gli anziani con pensioni minime.
Prossimi sviluppi:
- La discussione sul canone RAI potrebbe riemergere nel corso delle prossime settimane durante la stesura definitiva della Legge di Bilancio 2025.
- Non si esclude che possano essere presentati nuovi emendamenti per ridurre il canone o introdurre altre misure compensative per le famiglie.