Germania: si andrà in pensione a 63 anni invece che a 67.
Mentre l’Italia, in piena recessione, cerca di evitare il tracollo attraverso riforme molto rigide come quella Fornero e soprattutto attraverso una spending review che durante gli anni ha causato moltissimi licenziamenti ed esuberi, nel resto dell’Europa la situazione è differente..
A fare da maestra per l’ennesima volta è la Germania che, proprio in questi giorni, ha approvato in larga maggioranza una nuova riforma riguardante il delicatissimo settore delle pensioni: la legge, proposta dal Partito Socialdemocratico che governa assieme alla Merkel, abbasserà l’età pensionabile da 67 a 63 anni per tutti coloro che hanno versato 45 anni di contributi.
Non tutti sono d’accordo con questa nuova riforma, infatti gli oppositori affermano che: “Sarà un esempio che si presenterà in Europa, in un contesto dove diversi governi con conti pubblici disastrati stanno lottando per tagliare regimi di welfare che vengono considerati eccessivamente generosi”.
La maggior parte dei cittadini è soddisfatta e contenta di questa nuova riforma, poichè ci saranno nuove opportunità lavorative soprattutto per i giovani.
D’altro canto, gli oppositori, affermano che questo passo porterà ad un aumento del costo del lavoro ma soprattutto all’obbligo di versare più contributi per poter coprire la spesa necessaria per attuare questa nuova legge e mandare in pensione tutti i lavoratori aventi diritto.
Volevo rspondere alla signora rancan che ci sono in giro x gli uffici o scuole donne che hanno gia’61anni di eta’e 36 anni di contributi ,queste donne dovrebbero andare in pensione secondo la “veccia”alle soglie dei70 anni sepre se ci si arriva !!!!!