Commerciante evade 0,90 centesimi: il fisco gli chiude il bar per 3 giorni.
Un‘evasione fiscale di 0,95 centesimi è costata cara ad un noto locale sito in via Marx a Carpi, in provincia di Modena,ovvero il Romeo Cafè Restaurant. Il Fisco, avrebbe imposto la chiusura per circa tre giorni a partire dal 25 al 27 febbraio oltre ad infliggere una multa di 2400 euro per aver evaso ben 0,95 centesimi.
«Lavoro a Carpi da 23 anni e l’ho sempre fatto nel rispetto delle regole ora per 95 centesimi mi trattano come se fossi Al Capone: mettere i sigilli alla porta per tre giorni, precludendo l’ingresso anche allo staff, mi sembra eccessivo», questo quanto dichiarato dal titolare del locale, Paolo Brofferio. Purtroppo gli agenti si sono attenuti a quanto espresso dalla legge, secondo la quale qualora vengano commesse quattro violazioni dell’obbligo di emissione dello scontrino fiscale nel giro di cinque anni viene applicata la sospensione della licenza e l’autorizzazione all’esercizio dell’attività da un minimo di 3 giorni ad un massimo di sei mesi.
Nello specifico si tratta di quattro scontrini che valgono in totale 20 euro e 50 centesimi e l‘importo dell’evasione corrisponderebbe a circa 0,95 centesimi. “In due casi si tratta di clienti che sono usciti dimenticandosi lo scontrino sul bancone, in un altro caso il cliente era uscito a fumare mentre consumava e non aveva ancora pagato abbiamo fatto ricorso ma purtroppo abbiamo perso.Capisco la lotta all’evasione fiscale e sono d’accordo ma chiudere un locale per tre giorni con i sigilli alla porta è una pena troppo alta rispetto a quello che è successo. Se avessi voluto evadere le tasse avrei fatto ben altro, non un’evasione di pochi centesimi su qualche colazione. Senza contare che si punisce me e tutti i ragazzi che lavorano con me”, ha aggiunto il titolare dell’esercizio.