Contatori dell’energia elettrica non certificati: ecco come farsi rimborsare.

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Siete proprio sicuri di essere in possesso di un contatore per l’energia elettrica conforme a quanto previsto dalla legge? L’allarme lanciato negli ultimi giorni è proprio il seguente, ovvero che presso le vostre abitazioni potrebbero esserci dei contatori illegali che potrebbero avervi fatto pagare anche più del dovuto fino a questo momento. E’scoppiato, dunque, il caso contatori energia elettrica e nello specifico sembra che i contatori per poter essere considerati a norma debbano avere una certificazione da parte di un ente terzo che possa garantire la corretta misurazione dei consumi, e questo vale sia per i contatori utilizzati dall’Enel che da altre società di distribuzione.

Questo tema o meglio questa problematica è arrivata anche in Parlamento ed è stata oggetto di un‘interrogazione parlamentare portata avanti dal Movimento Cinque Stelle e nello specifico da Davide Crippa che nello specifico ha posto delle domande al Ministro dello Sviluppo Economico, chiedendo spiegazioni al riguardo. “Di fatto i cosiddetti contatori “intelligenti” sono apparecchi non omologati scrupolosamente, mai verificati da un ente terzo incaricato dallo Stato, certificati solo su base volontaria dall’ “IMQ” (Istituto Italiano del Marchio di Qualità), e, come di nuovo segnalato da riviste di settore, spesso marchiati con un “CE” identico nella grafica al marchio “China Export” che solleva più di un dubbio sulla loro conformità alla legislazione europea” ha dichiarato l’onorevole Crippa.

“La legislazione in materia, è in effetti lacunosa ed ha probabilmente risentito anche della circostanza che almeno per tutti gli anni in cui la fornitura dell’energia elettrica era riservata allo Stato o ad imprese concessionarie, l’affidabilità della misurazione era nei fatti ritenuta connessa alla caratterizzazione pubblica del soggetto distributore. Inoltre, ha risentito dell’oggettiva difficoltà e complessità ad apportare innovazioni normative in un settore di misurazione che interessa un servizio pubblico essenziale di diffusione generalizzata, con milioni di punti di misurazione e che non consente applicazioni rigide e solo formalistiche delle norme, senza tener conto, peraltro, delle conseguenze in termini di possibili interruzioni di tale servizio pubblico” questa la risposta del Mise.

Ecco un esempio di contatore non idoneo:

contatori non certificati

Dunque chiunque risultasse in possesso di contatori non legittimi e voglia chiedere un risarcimento danni potrà contattare il sito www.codici.org, dove una volta effettuata la registrazione potrete scaricare il modulo di adesione per poter richiedere un rimborso spese.

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