Arriva lo Spesometro 2015: ecco come difendersi in maniera adeguata.
In questo periodo vi è l’obbligo di inviare i dati per gli acquisti superiori ai 3.600 euro. Si tratta dello spesometro, ovvero una comunicazione che i soggetti passivi d’Iva devono presentare annualmente all’Agenzia delle entrate, avente lo scopo di limitare l’evasione fiscale in ambito IVA.
Non si tratta del primo anno, ma lo spesometro è scattato nel 2014 per le spese effettuate nel 2013. Piuttosto che cercare gli evasori fiscali, l’Agenzia delle entrate lavora sulle spese e per questo sostanzialmente vengono censiti gli acquisti superiori ai 3 mila euro più Iva. Sotto accusa, dunque, auto moto vestiti e calzature, ma anche vacanze, mobili e arredo, gioielli iscrizioni a circoli sportivi e palestre. Nel momento in cui il contribuente acquista uno di questi prodotti o servizi il venditore è obbligato a registrarne l’identità e memorizzare l’operazione.Tutte le transazioni vengono trasmesse all‘Anagrafe tributaria e così il 10 aprile sono tenuti ad effettuare la comunicazione gli operatori economici che liquidano l’Iva mensilmente, mentre il 20 coloro i quali effettuano la liquidazione trimestrale.
Dunque, nel momento in cui si supera la soglia scatta la segnalazione obbligatoria e dunque è necessario che i cittadini si facciano trovare pronti per poter giustificare tali acquisti,e nello specifico le spese eccedenti il proprio reddito. Bisognerà testimoniare tutto, sia gli acquisti che i regali di amici e parenti, eredità, vincite a lotterie. Gli accertamenti purtroppo vengono effettuati, secondo quanto emerso, ovvero almeno un accertamento su tre viene effettuato.Non è importante che la prestazione sia stata fatturata ma rientrano nel campo di applicazione del nuovo strumento anche le vendite effettuate con l’emissione di un semplice scontrino fiscale.