Bonus Anziani 2022: informazioni, come funziona e requisiti.
Per gli anziani non autosufficienti è possibile fare richiesta del bonus apposito messo a disposizione da CassaColf.
L’importo totale è di 3600 euro, distribuiti nell’arco di 12 mensilità per il massimo di un anno intero. Queste quote mensili ammontano a 300 € e possono essere impiegate per la remunerazione delle colf e delle badanti, se si rientra nei giusti requisiti. Vediamo insieme in questo articolo quali sono e come dimostrarli al fine di richiedere il Bonus Anziani 2022.
Come funziona il Bonus Anziani per il 2022?
Sommario:
Quella che è stata introdotta da CassaColf sotto il nome Bonus Anziani 2022 è una misura che si rivolge in particolar modo alle persone non autosufficienti che sono già entrate nella terza età. Questo sussidio fa parte del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico ed è previsto dal regolamento per i datori di lavoro di CassaColf, che è operativo dal 1° luglio 2022. L’obiettivo è duplice, perché da una parte si punta a proteggere quella fascia costituita dai datori di lavoro economicamente più fragili, mentre dall’altra si vogliono garantire le prestazioni lavorative, con un vantaggio sia per i dipendenti che per gli stessi anziani che vengono assistiti.
Il bonus è stato messo a disposizione per permettere di ammortizzare i costi di colf e badanti, grazie a un rimborso sui loro stipendi pari a 300 € mensili, fino a un massimo di 12 mesi consecutivi. Inoltre, bisogna tenere conto del fatto che è previsto anche un ulteriore bonus, ma solamente una tantum, nel caso in cui sia necessario assumere qualcuno che sostituisca la dipendente, se va in maternità.
Chi può usufruire del Bonus Anziani 2022?
La richiesta per il Bonus Anziani 2022 può essere fatta da tutti coloro che si occupano di pagare gli stipendi di badanti e colf, relativamente a una persona anziana e non autosufficiente. Questo aspetto è fondamentale, poiché il rimborso viene concesso al datore di lavoro solamente nei casi in cui la non autosufficienza è non solo permanente, ma anche certificata in modo adeguato. Si può fare richiesta del bonus sia per quanto riguarda la quota mensile di 300 €, sia rispetto ai 300 € che si ricevono una tantum nel caso di maternità della lavoratrice dipendente, per poter assumere qualcuno che la sostituisca. Però va tenuto presente che esiste un limite, per poter avere diritto a questo aiuto. Infatti la richiesta può essere avanzata solamente nel caso in cui si abbia un dipendente caratterizzato da almeno un anno di contribuzione continuativa alla CassaColf.
Come presentare la domanda per il Bonus Anziani 2022:
La richiesta per il Bonus Anziani 2022 va fatta impiegando il modulo che si può trovare sul sito ufficiale di CassaColf, cercando nella sezione dedicata alla modulistica. L’istanza può essere presentata tramite i seguenti documenti:
- Modulo “datore di lavoro”: deve essere stampato, compilato e firmato da chi si occupa di pagare lo stipendio del collaboratore o della collaboratrice domestica, per poi inviare la copia direttamente a CassaColf tramite una email, che va mandata all’indirizzo pratichedatori@cassacolf.it;
- Modulo “lavoratore”: va stampato e poi va fatto compilare e firmare dal o dalla dipendente, che sia badante oppure colf, prima di inviare la copia scansionata per mezzo di una email all’indirizzo dedicato, che è pratiche@cassacolf.it.
Entrambi i moduli risultano molto semplici da compilare, con una calligrafia chiara e in stampatello. Questa operazione deve essere portata a termine entro e non oltre 12 mesi dalla richiesta del rimborso relativa a un periodo specifico. Occorre sottolineare il fatto che una parte della domanda deve essere fatta compilare dal medico curante di chi viene accudito. Inoltre bisogna occuparsi di allegare tutte le fotocopie leggibili dei documenti necessari per dimostrare sia il rapporto di lavoro in essere, sia la non autosufficienza della persona accudita.
Che cos’è CassaColf? C’entra con l’INPS?
Quando si parla di CassaColf ci si riferisce a un ente senza scopi lucrativi che offre prestazioni e servizi di diversa natura, sia ai lavoratori domestici come colf e badanti, sia ai datori di lavoro. Con questa definizione vengono intesi non solo gli anziani che necessitano assistenza, dal momento che si prendono in considerazione anche coloro che li rappresentano. CassaColf, dunque, può occuparsi della gestione dei trattamenti assistenziali e assicurativi a favore dei collaboratori familiari dipendenti. Tra questi sono inclusi sia i trattamenti integrativi, sia quelli aggiuntivi delle prestazioni sociali pubbliche che sono obbligatorie. Tra i soci fondatori di CassaColf rientrano diversi enti, suddivisi in questo modo:
- In rappresentanza dei datori di lavoro: DOMINA e FIDALDO;
- In rappresentanza dei lavoratori domestici: le organizzazioni sindacali FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS e FEDERCOLF.
Risulta quindi evidente che non si tratta di un ente relazionato con l’INPS. Per ulteriori informazioni, in ogni caso, si può fare riferimento ai canali messi a disposizione da CassaColf. Oltre al sito internet www.cassacolf.it citato in precedenza, dubbi e chiarimenti si possono esporre personalmente via mail all’indirizzo info@cassacolf.it, ma in alternativa è disponibile anche il numero verde gratuito 800 100 026.
CassaColf mette a disposizione altri rimborsi?
L’ente CassaColf ha previsto diversi tipi di indennità e rimborsi, alcuni dei quali non si limitano a essere validi solamente per badanti e colf, dal momento che si estendono anche ai baby sitter. Tra questi rientra il Bonus Covid-19, che riguarda la copertura delle situazioni in cui uno o più collaboratori domestici devono rispettare l’obbligo di quarantena o accedere a una struttura ospedaliera in seguito al contagio da parte del virus SARS-CoV-2. I rimborsi che possono essere ricevuti dai professionisti possono variare da 30 euro a 100 euro al giorno. Inoltre CassaColf ha predisposto dei rimborsi che ammontano a un massimo di 200 euro per acquistare materiale sanitario, e fino a 100 euro per le visite domiciliari del personale medico o infermieristico, così come per quelle prestazioni a sostegno della genitorialità, coperte fino a 200 euro in caso di minori conviventi o a carico.
Non è tutto, infatti per l’anno 2022 è possibile richiedere e ottenere il bonus di 1200 euro per chi assiste un famigliare.