Bonus di 450 euro al mese se possiedi un cane: ecco la verità.
“Chi è in possesso di un Cane, ha la possibilità di ottenere un assegno di 450 euro al mese per poter pagare medicinali, visite mediche, cibo e quant’altro possa essere utile per il mantenimento del proprio cane (equiparato ad un figlio).
Il costo per far fronte alla raccolta degli randagi grava sul bilancio pubblico per circa 15 Milioni di Euro annui e per questo motivo il premier italiano, in collaborazione con l’EPA, l’Ente Protezione Animali e l’AD, l’Associazione per la difesa degli animali, ha deciso di introdurre questo bonus.
Il contributo di € 450 sarà disponibile per tutte quelle famiglie che abbiano un reddito inferiore a 16.500 euro e solo nel caso in cui l ‘intestatario del suddetto cane sia residente in Italia da Almeno 60 mesi di tempo”.
Così recita una notizia che è stata diffusa da un blog chiamato “Corriere d’Italia” e che ha fatto il giro di tutti i Social Network (soprattutto su Facebook) nel giro di pochissimo tempo.
Dopo qualche giorno l’articolo ha toccato quota 20.000 condivisioni e la cifra continua ad aumentare.
Ovviamente, come sicuramente sospettavate, si tratta di una bufala inventata di sana pianta che però ha radici in un’altra notizia falsa appartenente al 2014: il fantomatico e fantasioso Ministero della Sanità Zoonofila era presente al posto dell’altrettanto inesistente e attuale Ministero della Sanità e della Salute degli Animali Domestici.
Nel 2014 l’ammontare del bonus era di ben 900 euro, mentre in questa nuova bufala è stato “ridimensionato” a 450 euro.
Se desiderate ottenere maggiori informazioni su eventuali agevolazioni, potete leggere l’articolo che illustra come ottenere un vero bonus di 500 euro per chi possiede un Animale domestico.
Quest’ultima notizia, confermata anche dalle principali testate giornalistiche, si tratta di un vero e proprio aiuto che può essere ottenuto dalle famiglie italiane.
Cos’è il Bonus Cani 2024
Sommario:
Il bonus cani, noto anche come bonus animali domestici, è un’iniziativa del governo italiano che offre una detrazione fiscale del 19% sulle spese veterinarie necessarie per garantire la buona salute degli animali domestici, in particolare cani e gatti. Il limite di spesa su cui si può calcolare la detrazione è di 550 euro all’anno, indipendentemente dal numero di animali posseduti e dalla quantità di spese sostenute.
Questo bonus è stato introdotto per aiutare le famiglie a sostenere le spese veterinarie, che possono essere significative. Le spese che possono essere detratte includono visite specialistiche, esami di laboratorio, interventi chirurgici e l’acquisto di farmaci prescritti.
Il bonus cani non viene erogato come un pagamento diretto, ma come una detrazione fiscale. Questo significa che le spese sostenute per le cure veterinarie vengono sottratte dal totale delle tasse dovute, riducendo così l’importo che il contribuente deve pagare all’Agenzia delle Entrate.
Come ottenere il bonus animali domestici
Il Bonus animali domestici 2023 è un’iniziativa che offre ai proprietari di cani e gatti un contributo economico fino a 900 euro, calcolato sulla base dell’ISEE. Quest’anno, oltre alla detrazione fiscale sulle spese mediche e veterinarie, è previsto anche un bonus per gli animali domestici che varia da un minimo di 150 euro per ogni animale a un massimo di 900 euro, a seconda del reddito e del numero di animali.
Per beneficiare del bonus, è necessario presentare una domanda all’INPS, dichiarando il reddito ottenuto nel corso dell’anno. Il bonus è erogabile solo se l’intestatario appartiene a un nucleo familiare con un ISEE non superiore a 15mila euro annui. Se l’ISEE è inferiore a 7mila euro, l’importo massimo raddoppia da un minimo di 300 euro per animale fino a 900 euro complessivi.
Il bonus si intende per ogni animale domestico che vive, da anagrafe, con il nucleo famigliare. Sono previste anche agevolazioni per allevamenti e misure per il contrasto al randagismo. Le modalità di presentazione della domanda per ottenere il nuovo bonus animali domestici dovranno essere ancora confermate con il voto della manovra 2023.
Chi ha diritto al bonus animali domestici 2024
Il bonus animali domestici 2024 è destinato al tutore legale dell’animale e può essere richiesto solo una volta. Le spese veterinarie sostenute devono essere per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva. Non sono detraibili le spese per la cura di animali che sono destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare, detenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole, o utilizzati per attività illecite.
Per ottenere la detrazione, non è necessario fare domanda online, ma bisogna indicare le spese veterinarie nella dichiarazione dei redditi, come ad esempio nel Modello 730. Le spese devono essere documentate da pagamenti tracciabili e verificati, come bonifici bancari o postali, carte di debito, carte di credito e prepagate, assegni bancari e circolari, e devono essere accompagnate da fatture fiscali (o scontrino parlante) che indichino il codice fiscale dell’acquirente e la tipologia, quantità e descrizione di quello che è stato acquistato.
Come viene erogato il bonus animali domestici
Il bonus animali domestici 2024 viene erogato sotto forma di detrazione fiscale. Questo significa che non si riceve un pagamento diretto, ma si ha diritto a una riduzione delle tasse dovute all’Agenzia delle Entrate. Le spese veterinarie sostenute per la cura dell’animale domestico, fino a un massimo di 550 euro annui, possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi, con una detrazione del 19%.
Per ottenere il bonus, non è necessario fare una domanda online o compilare un modulo specifico. Basta indicare le spese veterinarie sostenute nella dichiarazione dei redditi, che può essere presentata online sul sito dell’Agenzia delle Entrate, tramite un consulente fiscale o rivolgendosi a un Centro di Assistenza Fiscale (CAF).
Nel modello 730, le spese veterinarie devono essere indicate nel quadro E, nei righi da E8 a E10, con il codice 29. Nel modello Redditi PF (ex modello Unico), le spese vanno indicate nei righi da RP8 a RP13, sempre con il codice 29.
È importante ricordare che le spese devono essere documentate con ricevute fiscali e pagamenti tracciabili, come bonifici bancari o postali, carte di debito o di credito, assegni bancari e circolari.
E vera tutta questa storia del bonus
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