Coca Cola abbandona l’Italia e accusa il Governo: “colpa delle troppe tasse”.
Luca Busi è l’amministratore delegato della società Sibeg, che si occupa dell’imbottigliamento dei prodotti realizzati da The Coca Cola Company nella Regione Siciliana.
Busi ha parlato durante una conferenza stampa ed ha confermato quello che era già nell’aria: Coca Cola chiuderà lo stabilimento di Catania e sposterà la produzione in Albania. La ragione di tale spostamento, secondo Busi, è da additare al Governo ed all’introduzione delle Sugar Tax e Plastic Tax che, secondo Coca Cola, porteranno gravi danni ai bilanci dell’azienda.
Secondo alcuni calcoli, su 115 milioni di euro di fatturato, ben 18 andrebbero persi per le nuove tasse e quindi Coca Cola, davanti a tali perdite, ha deciso di spostare la produzione in un paese dove la manodopera è praticamente a costo zero, e dove non esistono queste tasse. Ovviamente un’eventualità del genere avrebbe conseguenze disastrose per il territorio con ben 151 persone che rischierebbero di perdere il lavoro, e davanti ad un disastro simile, Busi ha fatto già sapere di non poter fare nulla ed ha accusato il Governo e le sue tasse.
La chiusura di tale fabbrica in un territorio con il tasso di disoccupazione tra i più alti nel paese sarebbe davvero una catastrofe ed è per questo che molti politici stanno cavalcando l’onda e stanno richiamando il Governo. Sia Matteo Renzi che Giorgia Meloni sono intervenuti accusando il Governo di voler distruggere l’economia di una Regione già disastrata ed hanno invitato il Governo PD – Movimento Cinque Stelle ad intervenire quanto prima ed a rivedere tali tasse per fare in modo di non perdere una grande azienda.
La Sibeg non è l’unica azienda ad essersi fatta avanti, anche altre aziende in Italia hanno invitato il Governo a ripensare alle nuove tasse introdotte poichè considerate l’ennesimo furto ai danni delle imprese già martoriate da una tassazione che in taluni casi arriva persino al 60%. Soprattutto in Emilia Romagna, dove recentemente ci sono state le elezioni del nuovo Governo Regionale, ci sono centinaia di aziende che operano nel settore del packaging che contano quasi 20.000 dipendenti, sono state moltissime le proteste contro la nuova tassa sulla plastica e sono state organizzate diverse proteste per invitare il Governo a rivedere il provvedimento. Staremo quindi a vedere come reagiranno il Governo ed il Presidente Conte sperando che si possa trovare una soluzione che sappia coniugare il rispetto per l’ambiente e la condanna della plastica con il fabbisogno delle aziende che sono già in difficoltà davanti alle tante tasse.