Come ottenere il rimborso della TARI.
Come ottenere il rimborso Tari 2018: è notizia di questi giorni che in tantissimi Comuni italiani, a discapito dei cittadini, sono state applicate delle tariffe errate per quanto concerne la TARI (più comunemente conosciuta come “tassa sui rifiuti”).
Per poter capire se avete diritto a ricevere il rimborso della TARI, è necessario leggere questo breve e semplice articolo:
Come verificare se il Comune ha sbagliato?
Sommario:
È necessario controllare gli avvisi di pagamento che vi sono giunti: se, come potete verificare nella foto qua sotto, la “quota variabile” è stata applicata solo 1 volta allora il calcolo è corretto.
Se invece la “quota variabile” è stata applicata anche per le altre pertinenze (come box auto, garage, stalle, cantine, etc) allora si ha diritto al rimborso.
Nella foto qua sotto, la quota variabile è stata applicata per ben 3 volte costando al cittadino ben 70 euro in più in bolletta.
Chi ha diritto al rimborso della TARI?
Hanno diritto al rimborso TARI, tutti coloro che sono in possesso di un immobile e di altre pertinenze accessorie (come ad esempio box auto, garage, cantine) e che, ovviamente, vivono all’interno di un comune che ha applicato un sistema di calcolo errato.
Nella mia bolletta non compare la “quota variabile”.
Tantissimi comuni rendono più “complicata” la verifica della quota variabile applicata anche ai garage, box auto e cantine (come da fotografia sotto riportata), quindi il nostro consiglio è quello di recarvi nell’ufficio Tari della vostra città per poter ottenere maggiori informazioni riguardo il regolamento e le tariffe applicate.
Come posso ottenere il rimborso?
Per poter ottenere ciò che ci spetta, è necessario compilare il Modulo per richiedere il rimborso TARI e successivamente spedirlo ,assieme alle bollette contestate, al proprio Comune o all’azienda che si occupa della riscossione dei tributi.
Cosa succede se il Comune non risponde?
Se il Comune rifiuta la vostra richiesta di rimborso, avete un periodo di 60 giorni per poter presentare ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale.
Se invece il Comune decide di non farvi arrivare alcuna risposta entro 90 giorni dalla data di invio della richiesta di rimborso, potete fare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale.
Per poter ottenere ulteriori chiarimenti, potete consultare la circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze appositamente creata per poter chiarire le idee ai cittadini.