Come riconoscere un POS originale da uno falso.
Anche in seguito a numerose leggi varate in questo senso, negli ultimi anni in Italia sta aumentando sempre di più l’utilizzo di carte di credito e bancomat, che stanno facendo sparire sempre più dai nostri portafogli i soldi contanti, al fine anche di migliorare la tracciabilità dei pagamenti e , secondo i vari Governi, di migliorare la lotta all’evasione fiscale da parte dei negozi e dei negozianti.
I consumatori italiani , quindi, si stanno adeguando al resto d’Europa e del Mondo usando le proprie carte di credito e bancomat e si stanno abituando ai pagamenti elettronici, inizialmente visti con diffidenza dalla nostra popolazione.
Tutto questo è stato anche reso possibile dal via libera dei cosiddetti “micropagamenti sotto i 5 euro”, prima non possibili, e dalla velocizzazione degli stessi, che ora permette a tutti i consumatori di sbrigare la pratica in maniera molto più veloce, per qualsiasi cifra.
Così come per le banconote false, però, bisogna fare molta attenzione, perchè trattandosi di un metodo di pagamento elettronico e telematico, è necessario stare attenti anche ai dispositivi pos che vengono usati per il pagamento con la nostra carta di credito o bancomat.
Esistono infatti delle linee guida generali che permettono di verificare che il dispositivo pos che si sta utilizzando è effettivamente vero o falso.
- La prima cosa da notare in un dispositivo fos è la feritoia dove si inserisce la propria carta, il bancomat deve essere inserito per “metà” e non completamente, infatti i pos falsi sono spesso più grandi di quelli originali.
- Il tastierino elettronico di un pos originale non è dotato di illuminazione, mentre il dispositivo è dotato di un led verde che indica la corretta lettura di una carta, che sui dispositivi falsi non è presente.
Al di la di queste piccole linee guida per riconoscere un pos originale ed un pos falso, restano comunque valide una serie di indicazioni che vi illustreremo di seguito per cercare di limitare il pericolo nell’uso di carte di credito o bancomat.
- Il primo consiglio è sicuramente quello di dotarsi di una carta secondaria o prepagata su cui caricare piccole somme di denaro da utilizzare per i pagamenti, in modo che anche in caso di furto della carta si possano rischiare somme meno ingenti.
- Una cosa fondamentale è quella di legare il proprio conto ad un numero di cellulare e ricevere avvisi per ogni transazione, anche quelle sotto i 25 euro, in modo da tenere monitorati i propri averi e scoprire qualsiasi tentativo di furto, magari impostando dei limiti di prelievo o di pagamento quotidiani, sbloccabili attraverso l’uso di una password.
- In caso si dovesse comunque subire un furto, la maggior parte delle banche offre delle protezioni o delle assicurazioni, quindi si può quasi sempre richiedere l’intera cifra persa.
L’ultimo consiglio, ma è forse quello più ovvio, è quello di leggere SEMPRE con grande attenzione lo scontrino che si riceve dopo il pagamento e di verificare che la cifra sia effettivamente quella dovuta e non ci sia un sovrapprezzo.