Sono in arrivo una serie di posti di lavoro nel settore sanitario in Italia. Tali assunzioni saranno effettuate in seguito al piano che stabilirà un riordino totale di tutta la rete ospedaliera siciliana e secondo le prime stime potrebbero essere addirittura 5.000 le risorse coinvolte.

La notizia è stata confermata e riportata da diversi siti di informazione e quotidiani locali che hanno seguito tutta la vicenda del piano di riordino di tutta la rete ospedaliera approvato dalla Regione Sicilia in collaborazione con i ministeri dell’Economia e della Salute. In base a tale piano, vi saranno quindi grandi risvolti per l’occupazione della regione, con una popolazione in grandissima difficoltà negli ultimi anni.

Per le prime assunzioni saranno ovviamente utilizzate le graduatorie di tutti i concorsi effettuati negli ultimi anni e non è escluso che saranno effettuate centinaia di stabilizzazione dei lavoratori attualmente in servizio con contratti precari. Solo dopo l’esaurimento di queste due possibilità saranno valutati dei bandi di concorso.
Non possiamo ovviamente sapere la suddivisione dei posti che si renderanno disponibili, ma è facile immaginare che saranno effettuate diverse assunzioni per le principali figure sanitarie come medici, infermieri, tecnici, operatori socio sanitari, amministrativi e decine di altri profili ed addetti vari.

Le assunzioni riguarderanno tutte le provincie siciliane, saranno quindi effettuate assunzioni a Palermo, Catania, Siracusa, Messina, Trapani, Ragusa, Enna, Agrigento e Caltanissetta.

Come Candidarsi:

Come più volte precisato, i bandi di concorso potranno arrivare solo dopo la fase iniziale di stabilizzazione dei precari ed utilizzo delle graduatorie già esistenti, per cui tutti gli interessati ai posti di lavoro nel settore sanitario della Regione Sicilia dovranno attendere la pubblicazione di tali bandi di concorso.
Continuate quindi a seguirci, non esiteremo ad aggiornarvi non appena saranno pubblicate nuove informazioni o saranno rese note nuove notizie ufficiali da parte della Regione Sicilia sull’argomento.