É ufficiale: i migranti NON tolgono lavoro agli italiani.

Di questi tempi, soprattutto a causa di qualche politico che abusa troppo dei social e cerca il consenso attraverso la disinformazione e la paura, i migranti non godono di una buona reputazione. In maniera assolutamente errata gli italiani credono che i migranti rubino loro il lavoro, ma a quanto pare questo assioma è in realtà totalmente falso.

Secondo Luigi Cannari, dirigente rinomato della Banca d’Italia, che ha parlato durante un convegno sui nuovi strumenti per la promozione del lavoro e dell’inclusione della popolazione straniera in Italia, i migranti sono tutt’altro che un problema.

Cannari ha infatti detto: “Allo stato attuale le nostre stime del PIL sono catastrofiche da qui ai prossimi cinquant’anni, e tutto questo è fortemente legato al calo demografico ed al crollo della popolazione in Italia. Se non vi fossero i migranti per poter contrastare il crollo del PIL con lo stato attuale e futuro della nostra popolazione il risultato sarebbe che tutti dovremmo lavorare molto di più. Per questo motivo i migranti sono una preziosa risorsa che come paese dovremmo imparare a sfruttare per fare in modo che l’Italia si possa riprendere e tornare a produrre ricchezza”.

Ha continuato inoltre Cannari: “va anche detto che gli Italiani si rifiutano di fare certi lavori: al giorno d’oggi i genitori vogliono che tutti i loro figli diventino ingegneri, avvocati o medici, e nessuno più vuol fare un mestiere umile, non ci sono più saldatori, carpentieri, artigiani, poichè in maniera erronea nel senso comune questi mestieri vengono considerati di basso profilo o faticosi.

Oggi tali mestieri vengono anche strapagati, ma nonostante questo gli imprenditori che cercano questo tipo di lavoratori hanno grosse difficoltà nonostante offrano spesso degli stipendi sopra la media. Se gli Italiani non si faranno avanti per questo tipo di lavori le strade sono due: o saranno i migranti a prenderli, oppure non potremo fare nulla e la strada per il nostro paese sarà il fallimento totale”.