Germania: gli stranieri disoccupati non riceveranno più il sussidio statale.
Il Governo di Berlino tra il 4 e l’11 giugno emanerà un nuovo provvedimento, in base al quale dopo sei mesi i cittadini europei disoccupati dovranno lasciare la Germania, al fine di bloccare quello che i media e politici tedeschi definiscono Sozialturismus, cioè il turismo del Welfare.
Il primo Governo, ad adottare tale provvedimento, è stato il Belgio e adesso tocca a Berlino. La Merkel, ha così spiegato: “L‘Ue non è un’unione sociale: non pagheremo i sussidi a chi sta in Germania a cercare lavoro”. Molto probabilmente, presto, anche il Regno Unito potrebbe adottare il trattato di Schengen, o meglio la parte che prevede la libera circolazione delle persone su tutto il territorio europeo.
Tale provvedimento è rivolto ai cittadini comunitari senza lavoro che abbiano percepito per almeno sei mesi il sussidio di disoccupazione.Il disegno di legge è stato stilato dal ministro dell’Interno del Cdu, Thomas de Maizière e dalla titolare degli affari sociali Andrea Nahles.
La comunità italiana sarà tra le più colpite visto che è considerata la più numerosa del Paese con circa 245 mila lavoratori e oltre un mezzo milione di residenti: sono infatti 65.081 i connazionali che chiedono il sussidio di disoccupazione al governo federale.
Il Belgio, come già anticipato, è stato il primo paese ad usufruire delle deroghe al trattato di Schengen previste dalla direttiva europea 2004/38. Al momento nessuno è stato mandato via, ma agli indesiderati, sono stati ritirati i documenti utili per poter trovare un lavoro e per poter affittare una stanza.
Il Ministero degli Interni fa sapere: si potrebbe ricorrere ad una misura simile, ma è ancora presto per dare dei dettagli”.