I robot metteranno a rischio 20 milioni di posti di lavoro nei prossimi 10 anni.

Le macchine e la tecnologia hanno portato grandi vantaggi nel mondo del lavoro, ma tale evoluzione ha fatto anche in modo di far perdere numerosi posti di lavoro a causa dei robot e delle procedure automatizzate che hanno occupato i vari stabilimenti. Forse tale concorrenza potrebbe evolversi e portare vantaggi ad entrambi, con dei robot dalla forma umana che portano software e tecnologie molto evolute che possano ricordare il concetto dell’intelligenza artificiale. Molte società le stanno introducendo pian piano nei propri ranghi, rinunciando quindi a pagamenti di lauti stipendi a fronte di un acquisto una tantum.

Già da anni i robot stanno sostituendo gli umani in diverse procedure, e le aziende di tutto il mondo fanno affidamento su macchine e attrezzature spesso automatiche, che sostituiscono il lavoro di più uomini ed hanno solo bisogno di essere controllate ed eventualmente essere sottoposte a manutenzione. Secondo uno studio condotto dalla società Oxford Economics sono già due milioni le unità operative nel mondo, un dossier che sta allarmando i lavoratori di tutto il mondo in quanto tale numero è destinato ad aumentare.

Secondo quanto indicato dalla Oxford Economics, infatti, entro il 2030 si potrebbero perdere oltre 20 milioni di posti di lavoro nel settore manifatturiero a favore dei robot, ed una gran parte di essi potrebbero essere nella sola Cina. I lavoratori meno qualificati, infatti, sarebbero i primi ad essere messi da parte in tal caso. Questo scenario porterebbe in breve tempo ad un aumento della disuguaglianza sociale ed un aumento delle differenze di reddito.

Ma non tutto sembra perduto, con tali perdite si creerebbero però dei nuovi posti di lavoro e nascerebbero delle nuove specializzazioni da seguire. Ad esempio un lavoro che sta andando sempre più per la maggiore è quello del pilota di droni, droni che stanno sostituendo gli umani in diverse mansioni, ma che devono essere pilotati con estrema precisione ed affidabilità.