I vertici del M5S ammettono: “Abbiamo commesso errori col Reddito di Cittadinanza!”
Il Reddito di Cittadinanza è stato forse uno dei provvedimenti che hanno caratterizzato il Governo del Movimento Cinque Stelle. Esso è stato un vero e proprio punto fermo del Movimento sin dalla sua nascita, e durante la campagna elettorale e poi sin dalle prime fasi del Governo è stato protagonista di diverse discussione.
Secondo il Senatore Gianluigi Paragone, però, il Reddito di Cittadinanza è stato “costruito male perchè abbiamo dovuto fare tutto troppo in fretta”. La frenesia ha infatto portato il Reddito di Cittadinanza a trovare diversi problemi durante la sua avventura. Molti beneficiari si sono lamentati di sussidi troppo esigui che alla fine si sono rivelati delle vere e proprie prese in giro. Il Reddito di Cittadinanza si proponeva di cancellare la povertà, ma in realtà questo è funzionato solo per pochissimi fortunati. E non solo, secondo Paragone il Reddito di Cittadinanza è stato anche pubblicizzato male, in quanto molte persone non ne hanno fatto richiesta perchè non informati in maniera corretta, nonostante ne avessero diritto.
Ma il problema non riguarda solo il Reddito di Cittadinanza inteso come sussidio. La legge prevedeva anche una fase due in cui dovevano arrivare delle offerte di lavoro congrue da presentare a tutti i beneficiari, ma questa fase ancora oggi non è nemmeno partita. I navigator, coloro che dovrebbero aiutare i disoccupati beneficiari del Reddito di Cittadinanza a ritrovare un lavoro, non sanno ancora cosa fare, non hanno nemmeno iniziato un dialogo con le imprese ed il loro lavoro di intermediari tra domanda e offerta è ancora a zero.
Anche i progetti di utilità, i famosi lavori socialmente utili che i beneficiari del Reddito di Cittadinanza dovevano effettuare in attesa di un lavoro vero e proprio, non sono per nulla partiti e molti Comuni non hanno ancora iniziato nessun discorso a riguardo.
Gianluigi Paragone ha continuato: “abbiamo perso milioni di voti, la colpa non deve ricadere solo sul capo politico, ma su tutti noi che evidentemente non abbiamo saputo andare incontro alle volontà dei cittadini che ci avevano dato la fiducia”.
Infine un commento sull’attuale Governo Conte da parte del senatore Gianluigi Paragone: “non credo che andrà avanti questo Governo Conte con il sostegno del PD e del M5S, ma per me non è detto che questa legislatura finisca, è possibile trovare ancora delle soluzioni alternative che possano permettere di migliorare la situazione e fare in modo che la legislatura duri i cinque anni canonici”.