Immigrati alle Terme a spese degli italiani: ecco la verità.
Non è spesso bello leggere alcune notizie in un periodo in cui gli italiani, tartassati dalle tasse, non riescono ad arrivare a fine mese in preda alla disoccupazione o schiavi di lavori mediocri e mal pagati.
La notizia che potrebbe far arrabbiare un po’ tutti viene dalle Terme di Bormio, dove a quanto pare un gruppo di migranti ha potuto usufruire di una mattinata rilassante nelle varie pozze di acqua calda a spese dello Stato.
Il gruppo era composto da immigrati provenienti dall’Africa, attualmente ospitati presso una struttura della Valtellina.
La gita alle terme è stata documentata da foto e video da parte di uno dei protagonisti e pubblicata sui social, e secondo alcuni controlli non è prevista in nessun piano di integrazione per migranti.
Come hanno fatto queste persone a pagare il biglietto di ingresso da 21 euro (per i weekend 26)? La vicenda è stata commentata dal Presidente della struttura delle Terme di Bormio, Renato Fuchs: “noi non regaliamo nulla a nessuno, ma soprattutto non impediamo l’ingresso a nessuna categoria di persone, anzi se qualcuno ritiene che le Terme non debbano essere accessibili ad una razza di persona, è pregato di essere il primo a non frequentare i nostri luoghi”.
Per quanto riguarda la storia del pagamento dei biglietti, Fuchs ha commentato: “i biglietti sono stati pagati, a me non interessa chi sia stato a farlo, i clienti hanno pagato ed hanno osservato un comportamento perfetto, rispettando tutte le regole imposte dalla nostra struttura, il resto, giustamente, a noi non deve interessare“.
Dobbiamo precisare, come illustrato dal portale Debunking, che il biglietto di ingresso alle terme tutti i ragazzi lo avevano ottenuto riuscendo a vincere il terzo premio al concorso per il miglior presepe (categoria adulti) indetto quest’inverno dal Museo Civico di Bormio, al quale avevano partecipato anche alcuni profughi ospitati all’Alberto Stella del paese.