La Svizzera rinuncia ai migranti: più della metà di loro rispediti a casa!
Seppur l’Italia stia attraversando un periodo complicato dal punto di vista economico e politico, gli sbarchi (secondo le ultime stime) sono diminuiti notevolmente per via delle nuove norme firmate Lega.
Mentre tantissimi politici italiani continuano ad asserire che gli immigrati rappresentino un’importantissima risorsa per il nostro Paese, altri Stati hanno deciso di provvedere diversamente nei confronti di coloro che superano il confine.
Stiamo parlando più precisamente della famosissima Svizzera, uno degli stati più floridi di tutto il mondo, che attualmente è considerata uno dei Paesi più efficienti nell’esecuzione dei rinvii di richiedenti asilo.
Pare infatti che nell’anno 2017, siano stata rispediti nel propria terra d’origine ben il 56,8% degli immigrati contro un tasso (generale) del 36,6% per l’Unione Europea.
Il successo elvetico è dato, soprattutto, dai tantissimi accordi che sono stati stretti da Berna ( capitale della Svizzera) con i Paesi da cui proviene la maggior parte dei profughi (tra cui Libia, Marocco, Tunisia).
Stiamo parlando infatti, più concretamente, di ben 64 accordi.
Bisogna persino precisare che il 56,8% , è un dato considerato per “difetto”, poichè le statistiche non contano le cosìdette “partenze non controllate”.
Secondo gli ultimi dati infatti la Svizzera fa pure segnare ottimi risultati nel rinvio verso Paesi associati all’accordo di Dublino, grazie al quale le domande di asilo vanno evase nello Stato in cui sono depositate.
Il domenicale SonntagsBlick ha deciso di criticare il documento affermando che la Svizzera rispedisce i migranti “nuovamente verso regioni in guerra”. Il portavoce della Sem, però, smentisce. Davanti alla possibilità di eseguire un rinvio, infatti, la Svizzera valuterebbe il rischio di persecuzione per ogni domanda.
Riassumendo, quindi, possiamo dire che la Svizzera utilizza due metodi per poter tutelare il proprio ecosistema:
- Le leggi dell’Unione Europea grazie alle quali può scegliere chi poter accettare all’interno del proprio Stato e chi rispedire subito nella propria patria
- I 64 accordi stipulati con i Paesi da cui parte la maggior parte dei profughi.