L’Assistente Parlamentare: cosa fa, stipendio, requisiti e come trovare lavoro.

Per chi ama la politica non c’è niente di meglio della posizione di assistente parlamentare per avere la possibilità d’iniziare in Italia la carriera di “Portaborse”. Infatti da noi i collaboratori parlamentari sono conosciuti proprio con questo appellativo.

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Ecco allora cosa serve e come prepararsi per diventare un assistente al Parlamento.

Chi è l’assistente parlamentare e cosa fa:

La figura professionale che svolge importanti incarichi e che lavora al servizio del gruppo politico o di un personaggio politico all’interno del Parlamento deve essere per forza un individuo dinamico e ben predisposto, cioè positivo e di fiducia.

I requisiti necessari sono una buona formazione culturale e qualità interiori, dinamismo e impegno. La persona che sceglie di studiare e poi lavorare come assistente parlamentare dovrà essere motivato e preparato. Purtroppo, la definizione corretta per questa posizione lavorativa non è certamente portaborse, anche se ormai è di uso comune. Questo modo di definire l’assistente parlamentare deriva forse dalla mancanza di un regolamento corretto per disciplinare i rapporti dei deputati con i propri collaboratori parlamentari.
Ecco perché bisogna fare una distinzione importante tra collaboratore parlamentare italiano che dipende esclusivamente dal deputato, e collaboratore europeo che invece ha un contratto registrato.

  • Quello europeo è sicuramente l’assistente parlamentare per eccellenza, quindi un dipendente che viene assunto dal Parlamento Europeo. Ogni deputato può avere uno o più assistenti parlamentari che vengono pagati dal Parlamento stesso oltre ad essere subordinati alla durata del mandato.
  • Il collaboratore parlamentare italiano invece è colui che affianca un politico del nostro amato stivale anche come volontario e che riguarderà l’ambito del Senato o della Camera dei deputati.

Ma cosa serve per diventare un bravo collaboratore parlamentare?

Si dovrà fare uno dei vari Concorsi Pubblici oppure accettare la richiesta di un politico.
Vediamo insieme allora cosa e come bisogna studiare per diventare assistente parlamentare.

Preparazione e formazione

Come abbiamo già detto per lavorare come assistente parlamentare bisogna rientrare tra le persone dinamiche e fidate ma anche motivate, cioè con la passione per la politica. Sarà prerogativa necessaria condividere gli ideali e le convinzioni del politico che l’aspirante collaboratore dovrà affiancare. La preparazione quindi e la formazione non è mai la stessa per un assistente parlamentare perché varia da collaboratore a collaboratore. I requisiti comuni però per qualunque assistente si restringono alla conoscenza dell’istituzione e nel sapere almeno una o due lingue straniere.
L’aspirante portaborse dovrà avere inoltre tanta pazienza, iniziativa e flessibilità. Tuttavia, il fondamento unico per essere preparati a svolgere una tale mansione è comunque lo studio che si consiglia di intraprendere e che potrebbe svilupparsi in una laurea magistrale di relazioni internazionali oppure in una laurea di scienze politiche.

Quest’ultimo percorso di studio affina la conoscenza di informazioni di politica economica, sociale, giuridica, lingue straniere e economia. È una laurea triennale che si svilupperà nel settore sociale, storico, economico e giuridico, oltre che contenere conoscenze istituzionali internazionali, interdisciplinari con stage e tirocini presso enti, imprese, amministrazioni, organizzazioni e lo studio di due lingue straniere.
Il percorso invece di laurea di relazioni internazionali è di durata biennale e segue il precedente corso di studi triennale. Sarà interessante ottenere delle conoscenze avanzate sulle valutazioni sociali, sui metodi e strumenti per l’analisi delle dinamiche internazionali e i suoi organismi di cooperazione. Non è niente male ottenere anche questa laurea perché ci permetterà in futuro di lavorare come assistente parlamentare al Parlamento Europeo.

Le mansioni del collaboratore parlamentare

Il lavoro dell’assistente parlamentare si concretizza nelle mansioni di segreteria, consulenza logicamente politica ed infine nella gestione e coordinamento d’ufficio.
Ecco nello specifico le mansioni principali:

  • realizzare delle presentazioni
  • compilare i dossier
  • redigere dei report
  • preparare i fascicoli per le autorità
  • stilare informazioni di risposta ai casi presi in considerazione
  • tradurre documenti
  • elaborare e archiviare testi
  • gestire la posta elettronica e l’agenda del deputato
  • occuparsi delle relazioni esterne
  • organizzare per il deputato le trasferte o riunioni, incontri con le istituzioni
  • accogliere quelle che sono le delegazioni interne ed esterne del Parlamento

Lo stipendio dell’assistente parlamentare

La retribuzione del collaboratore parlamentare europeo varia da 1700 Euro circa fino a 6/7000 Euro, più indennità e benefit per l’eventuale perdita del posto di lavoro.
In Italia però il portaborse non ha uno stipendio così elevato dato che il classico parlamentare percepisce uno stipendio comprensivo della somma da dare al proprio assistente. Così quest’ultimo viene retribuito con un importo minimo e a volte irrisorio. L’assistente parlamentare italiano che lavora a fianco ad ogni senatore o deputato svolge di solito la sua mansione sette giorni alla settimana senza un orario fisso e faticando non poco. Quel che resta è un stipendio da fame se si considera che i portaborse italiani con regolare contratto guadagnano dai 500 ai 1200 Euro al mese. Mentre quelli che sono di fianco al politico del Senato possono contare su di un minimo di 370 Euro mensili.

In effetti, il senatore riceve ogni mese 4200 Euro circa per le spese del mandato e per le paghe dei propri collaboratori. Da qui si nota un notevole dislivello tra l’assistente parlamentare europeo e il povero collaboratore italiano! Comunque sia, si sta cercando di porre rimedio e di offrire anche ai nostri portaborse uno stipendio adeguato e le dovute garanzie perché forse non ci rendiamo conto quanto lavoro ed impegno offrono i collaboratori parlamentari alla nostra democrazia!
Basti pensare che era uscito anni fa un film di Luchetti per sottolineare la figura dell’assistente parlamentare italiano dove si affrontava il mondo dei politici e le loro varie vicende, con quel fare ironico e di denuncia degli anni ‘80.

Come Trovare lavoro come Assistente Parlamentare

In Italia trovare lavoro come Assistente parlamentare non è così difficile: periodicamente vengono pubblicati diversi concorsi pubblici a cui poter prendere parte.
Se vi piace il mondo della politica, allora vi consigliamo di non perdervi questa fantastica occasione.

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