Lavori socialmente utili al posto del pagamento delle tasse: ecco come fare.
Tantissimi comuni infatti devono affrontare 2 problemi: cittadini che, non avendo alcun impiego, non riescono a pagare le imposte locali e la mancanza di pulizia e manutenzione della città.
Entrambi i problemi possono essere risolti attraverso l’utilizzo di un nuovo sistema, introdotto all’interno dell’art. 24 del “Decreto Sblocca Italia”, denominato baratto amministrativo.
Come potete notare dalla terminologia, si tratta di un antico modello di commercio riadattato ai giorni nostri.
In questo periodo in cui le famiglie, non avendo lavoro, non possono neppure pagare IMU, Tasi, Tari, affitto etc subentra qualcosa che finalmente potrebbe essere d’aiuto per lo sblocco di questa difficile situazione.
Questo tipo di baratto, è denominato amministrativo perchè si tratta di un accordo che viene stipulato tra il contribuente “moroso” e il Comune e riguarda le tasse comunali. Usufruendo della sua manodopera per quanto concerne i lavori socialmente utili, il Comune riesce a tagliare le tasse locali della persona interessata.
Quali sono le merci di scambio del baratto amministrativo?
- Taglio dell’erba e cura delle aiuole
- Pulizia delle strade
- Imbiancatura dei muri di edifici
- Piccoli lavoretti di manutenzione
- Potatura siepi
I criteri utili per poter entrare a far parte del “baratto amministrativo”, vengono selezionati dal Comune stesso che analizzerà ogni caso (perdita del lavoro, situazione economica generale, etc).
Il primo comune che si è servito di questo fantastico nuovo metodo è Invorio (in provincia di Novara).
Nel caso in cui siate interessati a questo tipologia di collaborazione, vi consigliamo vivamente di chiedere al vostro comune se è attivo il servizio di “baratto amministrativo”.
Ho bisogno di questi lavori.