Nuove Assunzioni Sammontana in Italia: arrivano 2500 candidature.
Va di moda una polemica relativo al reddito di cittadinanza secondo cui i disoccupati si rifiutino di lavorare e preferiscono restare a casa percependo tale sussidio.
Molti imprenditori si lamentano di non riuscire a trovare manodopera ed hanno dato la colpa al reddito, ma le parole di Rossano Rossi, Segretario Generale della CGIL di Lucca hanno spento ogni polemica, richiamando tutti alla responsabilità: “fino a quando gli imprenditori continueranno a offrire 3 euro l’ora, c’è poco da lamentarsi se non trovano lavoratori stagionali”.
E’ il caso dell’azienda Sammontana, di Empoli, che da 70 anni produce gelati ed è conosciuta nel mercato. Tale azienda, infatti, ha appena assunto ben 352 operatori stagionali, a fronte di 2.500 domande ricevute nei propri uffici, tutto per un motivo molto semplice: è un’azienda seria, che riconosce i diritti ai lavoratori ed offre ai propri dipendenti delle retribuzioni congrue ed una vita dignitosa, cosa a quanto pare non scontata di questi tempi.
Invece la media delle offerte di lavoro che si vedono in giro, e che vengono giustamente rifiutate dai percettori del reddito di cittadinanza o sussidi simili, è tutt’altro che dignitosa: pochi spiccioli l’ora, nessun diritto, ore di straordinario non pagate, nessun riposo. Si tratta di vero e proprio sfruttamento e, continua Rossano Rossi: “gli imprenditori non hanno nessun diritto di lamentarsi, c’è tanto sfruttamento nel settore del commercio e soprattutto della ristorazione. I lavoratori vengono assunti per 15 ore la settimana e poi ne lavorano 45, stipendi parzialmente a nero, nessun diritto, nessuna assicurazione. Gli imprenditori non hanno nessun diritto di lamentarsi del reddito di cittadinanza finchè le loro offerte di lavoro rasentano livelli di schiavitù”.
Continua Rossi: “l’Italia, come tutto il mondo, sta attraversando un periodo nero, ma i ricchi sono sempre più ricchi, mentre i poveri vanno sempre peggio, il reddito di cittadinanza è un’opportunità preziosa, ma se i datori di lavoro pagassero in maniera seria e dignitosa, è sicuro che avrebbero la fila davanti alle porte delle proprie aziende”.