Pace Fiscale, Cartelle Esattoriali e Rottamazione: tutte le informazioni.
Già nel 2018 si parlava di Pace Fiscale, ma ancora oggi resta alquanto complicata. L’idea in se stessa di condonare le tasse o Cartelle Esattoriali che non sono state pagate, cioè Pace Fiscale, non sarebbe male. Anzi, lo smaltimento definitivo dei debiti a ruolo, ormai persi irrimediabilmente, aiuterebbe i contribuenti a rimettersi al pari versando solo una parte del dovuto.
La Rottamazione delle cartelle era l’operazione che si sta per concludere con l’inizio della cosiddetta Pace Fiscale senza lo scopo di condonare. Il suo obiettivo principale infatti è quello di aiutare i cittadini che si trovano in difficoltà e non possono far fronte a tutti i pagamenti.
Tempo fa, uno dei partiti della nuova maggioranza considerava questa misura fiscale come la possibilità di far entrare nelle casse dello Stato almeno il 50% di quelle tasse oramai inesigibili. In pratica, è meglio poco che niente!
Alcuni hanno considerato questa Pace Fiscale come un condono anche se era nata per eseguire una super rottamazione di Cartelle Esattoriali e quindi un modo per tornare a lavorare senza debiti e risollevarsi da quella situazione di disagio economico precedente.
Pace Fiscale e Condono sono la stessa cosa?
Sommario:
Non proprio, perché quest’ultimo riguarda soprattutto i piccoli contribuenti che non riescono a saldare e quindi in relazione alla situazione economica in cui versano pagheranno solo una percentuale del loro debito. Erano esclusi i grossi contribuenti per dare una mano soltanto a quelli più piccoli che a causa della crisi non hanno potuto pagare le tasse. In effetti, il condono non è altro che una sanzione abbonata che deriva da un accertamento di una situazione di mora o inadempienza dichiarativa. Mentre la Pace Fiscale serve anche alle persone che purtroppo hanno dovuto fallire a causa delle tasse.
La Pace Fiscale e la sua ennesima modifica:
Considerando gli alti e bassi, le previsioni, le aspettative, le promesse, le difficoltà, la pandemia, la crisi e tanti altri fattori eravamo arrivati ad Aprile scorso con un altro cambiamento o correzione. Era stata presentata la lista per modificare la Pace Fiscale, che a sua volta fa parte del Decreto Sostegni.
Quindi il Presidente del Consiglio dovrà azzardare una decisione per le Cartelle Esattoriali in un momento in cui da una parte si cerca di allargare il numero dei beneficiari e dall’altra si vorrebbe la restrizione della misura. Si parlava anche della Rottamazione a saldo per quel che riguarda la scadenza e per regolare le conseguenze. Tuttavia, fino ad oggi sono tutte parole, intenzioni e buoni proponimenti perché bisognerà attendere il 21 maggio 2021.
A breve dovrebbe avvenire la conversione del Decreto Sostegni in Legge, già approvato due mesi prima dal Consiglio dei Ministri. Ma c’è chi vuole aumentare i beneficiari e attivare l’eliminazione di più Cartelle Esattoriali. Mentre per altri è meglio togliere soltanto quelle già prescritte. Poi ci sono forze politiche che lottano per vedere l’annullamento delle sole cartelle con importo fino ad un massimo di 15.000 Euro. Così, per ora, rimangono invariate le proroghe per il pagamento della Rottamazione, anche se il Premier potrebbe modificare qualcosa.
Infatti, alcune voci di corridoio rivelano che potrebbe essere la volta buona per un’altra Rottamazione, la Quater.
Comunque sia, la Pace Fiscale stabilisce che la scadenza della Rottamazione Ter sarà al 31 luglio 2021, per le rate invece del Saldo e Stralcio si va al 30 novembre 2021. Coloro che non hanno pagato le rate del 2020 lo possono fare entro la fine di Luglio. Per quel che riguarda le rate del 2021 queste dovranno essere pagate entro Novembre. Si prevedono cinque giorni in più che sono concessi per il pagamento sia del 30 novembre che del 31 luglio. Un’altra precisazione sta nel fatto che se non si paga a scadenza oppure se le rate vengono pagate non in modo totale si perderanno tutti quei benefici che la Rottamazione Ter ha offerto ai contribuenti. Gli importi pagati saranno considerati come acconto sul dovuto.
Ecco il condono delle Cartelle Esattoriali:
Lo Stralcio sarà automatico, cioè senza che il debitore debba fare qualcosa per ottenere l’operazione. Non ci sarà l’obbligo di presentare all’Agenzia delle Entrate una particolare istanza. Le Cartelle che si potranno condonare sono quelle che risalgono a quando il debito era stato rilevato e non secondo l’anno fiscale di riferimento del mancato pagamento. L’annullamento dei debiti verrà disposto dal decreto del Ministero delle Finanze, ma fino alla data che verrà stabilita per l’annullamento la riscossione dei debiti rimane sospesa se gli stessi possiedono le caratteristiche del condono.
C’è bisogno di un Legale in Diritto Tributario:
A questo punto, è bene sapere che l’assistenza di un Legale di Diritto Tributario potrebbe essere indispensabile per risolvere i debiti con il Fisco. Effettivamente di fronte a questa panoramica complicata l’aiuto di un Legale potrebbe chiarire la posizione e far rispettare i diritti del contribuente. Come per esempio: cancellare i debiti in modo automatico, ottenere eventuali sgravi su interessi di mora, tutelare i pignoramenti e così via.
Alla fine si può solo affermare che la Pace Fiscale dovrebbe e deve risolvere le sorti del Paese per far avanzare l’economia, offrendo la possibilità a tante attività rimaste ferme oppure sospese di riprendere e risollevarsi. Però per ora c’è solo tanta confusione.
Così, ci ritroviamo con il 21% in più di persone indebitate con il Fisco perché non sono riuscite a pagare le somme dovute anche a rate. Questa situazione infelice è stata provocata dal crollo drastico dei redditi, ma pur sapendo che la realtà è questa sono state messe a ruolo altre Cartelle Esattoriali.
L’unica speranza per il nostro amato stivale è riposta nel Governo. Lo stesso deve capire che i debiti fiscali del 2020 e del 2021 non sono altro che la conseguenza della perdita del lavoro.
Per questo motivo c’è bisogno veramente di un provvedimento di Pace Fiscale che rimetta in carreggiata le troppe attività che hanno avuto la forza di restare ancora in piedi, nonostante tutto.