Pensionata di 61 anni non può pagare l’affitto e rischia di perdere la casa.

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La crisi economia che persiste ormai da parecchi anni continua a pesare sulla vita non soltanto dei giovani ma anche sugli anziani che non riescono purtroppo ad arrivare a fine mese non riuscendo talvolta nemmeno a permettersi un tetto sotto il quale vivere.

E’il caso di una pensionata di 61 anni, Maria Coppolecchia, originaria di Monfalcone ma residente a Cervignano in Via Dogana Vecchia insieme al figlio Alessandro di 33 anni. Il figlio purtroppo è da mesi senza lavoro e i due vivono soltanto con la pensione di reversibilità della signora Maria che però non le permette di pagare l’affitto. La donna ha inviato una lettera ad una testata giornalistica, nella quale spiega la sua attuale situazione, e racconta di aver vissuto per alcuni anni in situazioni economiche molto disastrate, con l’ombra di Equitalia sulle spalle.

La donna insieme al figlio per circa un anno e mezzo hanno vissuto in una casa famiglia di Cervignano,che hanno dovuto lasciare quando nel 2012 morì il marito. Ma la signora, purtroppo, in questi due anni ha già ricevuto due sfratti e non riesce proprio a far fronte alle spese di affitto. «Solo i Comuni di Terzo e Cervignano mi hanno aiutata a trovare una sistemazione, ma adesso siamo punto e a capo. Ora l’incubo è nuovamente dietro l’angolo. Ho già due mesi di affitto arretrato ed Equitalia è alle costole. Nelle scorse settimane ho supplicato di essere aiutata. Ho chiesto di poter tornare nella casa famiglia, ma senza riscontro», queste le parole disperate della signora Maria, contenute nella lettera. “Io, poverissima italiana vengo continuamente ignorata, mentre ci sono persone extracomunitarie che vivono con 45 euro al giorno, luce e acqua gratis, sigarette e ricariche telefoniche. Forse noi italiani siamo nella nazione sbagliata?”, ha aggiunto la donna. Il Comune, d’altronde fa sapere di essere sempre vicino alle famiglie in difficoltà, come il caso della signora Coppolecchia, aumentando addirittura i contribuiti economici alle famiglie.

«La casa dell’ospitalità è uno strumento con cui il Comune, grazie alla collaborazione della parrocchia, riesce ad affrontare situazioni di emergenza. Purtroppo, spesso, i bisogni sono superiori agli strumenti che abbiamo a disposizione. Quello che è falso è che vengano privilegiate alcune situazioni rispetto ad altre. Gli interventi vengono predisposti in base a criteri oggettivi. Sono sicuro che riusciremo ad affrontare anche questa situazione con impegno e serenità», ha dichiarato l’assessore Federico Gratton.

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