Poste Italiane: arrivano 7500 nuove assunzioni in Italia.

Un importante passo avanti per l’occupazione e le politiche attive del lavoro è stato annunciato da Poste Italiane, che ha siglato un nuovo accordo con i principali sindacati del settore. L’intesa, valida per il biennio 2025-2026, prevede oltre 7.500 nuove assunzioni e stabilizzazioni, accompagnate da una serie di interventi per migliorare le condizioni lavorative del personale.

addetti magazzino poste italiane

Ecco tutti i dettagli su questa iniziativa, gli interventi previsti e le novità ancora in discussione.


Il nuovo accordo tra Poste Italiane e sindacati

L’accordo è frutto di una collaborazione tra Poste Italiane e i principali sindacati del settore, tra cui Cisl Slp, Confsal Comunicazioni, Failp Cisal e Fnc Ugl. Si tratta di una delle intese più significative degli ultimi anni, pensata per rispondere alle esigenze di occupazione e per garantire maggiore stabilità ai lavoratori.


Stabilizzazioni e assunzioni: i numeri

L’accordo prevede una distribuzione specifica delle 7.547 stabilizzazioni e nuove assunzioni:

  • 5.447 assunzioni nel settore recapito, per postini e addetti alla consegna.
  • 500 assunzioni nel settore smistamento, destinate agli operatori dei centri di logistica.
  • 1.600 assunzioni nella rete commerciale, per sportelli e servizi al pubblico.

In totale, si parla di 9.318 interventi occupazionali, includendo anche 1.171 conversioni contrattuali:

  • 811 conversioni nel recapito.
  • 360 conversioni nel settore smistamento.

Questi numeri rappresentano un’importante opportunità sia per chi cerca lavoro sia per i lavoratori a tempo determinato in attesa di stabilizzazione. Le stabilizzazioni, infatti, saranno destinate a coloro che hanno già maturato almeno 12 mesi di contratto a tempo determinato.


Riorganizzazione del settore privati e nuovi orari

Una delle novità più rilevanti riguarda la divisione Mercato Privati, dove è stata finalmente definita una suddivisione dell’organico complessivo per filiali. Questa operazione, descritta dai sindacati come un risultato “eclatante”, garantirà maggiore stabilità e bloccherà ogni possibilità di riduzione del personale.

Inoltre, nei grandi centri urbani, Poste Italiane sperimenterà un orario lavorativo su cinque giorni settimanali. Questa misura punta a migliorare la qualità della vita lavorativa, favorendo un equilibrio tra lavoro e vita privata.


Smart working: un tema aperto

Tra i temi ancora in discussione c’è quello dello smart working, una modalità di lavoro sempre più richiesta. Poste Italiane si è detta favorevole a una proroga del lavoro agile, ma i dettagli operativi saranno definiti in un incontro futuro.

I sindacati hanno sottolineato che questa apertura rappresenta un segnale importante di flessibilità e attenzione verso i lavoratori, sottolineando come l’accordo complessivo abbia contribuito a risolvere le tensioni degli ultimi mesi.


Indennità e altre misure

L’accordo pone le basi anche per ulteriori interventi mirati:

  • Nuove indennità per il personale, i cui dettagli sono ancora in fase di negoziazione.
  • Blocco delle procedure conflittuali, grazie al dialogo costruttivo tra azienda e sindacati.

Questi elementi contribuiranno a migliorare le condizioni lavorative in Poste Italiane, rendendo il lavoro più stabile e attrattivo.


Impatto dell’accordo: un passo avanti per il lavoro in Italia

L’intesa tra Poste Italiane e i sindacati segna un punto di svolta non solo per l’azienda, ma anche per il mercato del lavoro italiano. Con oltre 7.500 nuove opportunità, si punta a ridurre la precarietà e a rafforzare l’organico di una delle aziende più grandi del Paese.

In particolare:

  • Stabilizzazioni: offriranno un futuro più certo a migliaia di lavoratori con contratti a tempo determinato.
  • Assunzioni: rappresentano una spinta positiva per l’occupazione, in un contesto economico ancora complesso.
  • Riorganizzazione: garantirà una maggiore efficienza operativa e un miglioramento delle condizioni lavorative.

Conclusioni

L’accordo tra Poste Italiane e i sindacati per il biennio 2025-2026 è un esempio concreto di come il dialogo tra aziende e rappresentanze dei lavoratori possa portare a risultati significativi. Le nuove assunzioni, le stabilizzazioni e le misure complementari annunciate non solo rispondono alle esigenze immediate dell’organico, ma gettano le basi per una gestione più moderna e sostenibile del lavoro in Poste Italiane.

Resta ora da definire il capitolo dello smart working e delle indennità, che saranno oggetto di ulteriori confronti nei prossimi mesi. Tuttavia, il bilancio di questa intesa appare già estremamente positivo, con migliaia di lavoratori che potranno guardare al futuro con maggiore serenità.

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