Quota 100: arrivano i primi assegni.
Iniziano ad arrivare i primi assegni a coloro che hanno usufruito delle novità in tema di pensioni, la famosa Quota 100.
L’INPS ha confermato la data in maniera ufficiale e grazie a questa misura ponte che avrà una durata di tre anni, il Governo del Movimento Cinque Stelle e della Lega conta di poter dare una scossa al mondo del lavoro, favorendo il turnover del personale ed il ricambio generazionale all’interno della pubblica amministrazione e non solo.
Secondo quanto indicato dalle stime ufficiali, le domande di pensionamento secondo il regolamento imposto da Quota 100 sono state circa 100.000, ed anche se molte di esse non saranno accettate, già 25.000 potrebbero ricevere i primi assegni per il mese di aprile.
Ovviamente l’accettazione della domanda è conseguente ai 62 anni di età e a 38 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2018 e le condizioni saranno molto vantaggiose, ad eccezione di coloro che dovrebbero ricevere un assegno superiore ai 2.000 euro mensili per cui ci potrebbe essere una variazione.
L’INPS ha pubblicato alcuni dati statistici riguardanti le domande per Quota 100: la maggior parte delle domande arriva da cittadini residenti nel Sud Italia e soprattutto arriva da territori dove il reddito medio è più basso e dove il tasso di disoccupazione è più alto. Seguendo quindi questo tipo di indagine molti esperti stanno giudicando Quota 100 come un provvedimento più vicino e più intelligente per cercare di contrastare la povertà a differenza della Legge Fornero che invece è andata ad aggravare i problemi.