Riforma Pensioni: dal 2016 si andrà a riposo 4 mesi più tardi.
Rivoluzione nel campo delle pensioni, visto che a partire dal 2016 si andrà in pensione quattro mesi più tardi, ovvero verrà aumentata l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia e gli anni di contribuzione per la pensione anticipata di quattro mesi. Per quanto riguarda il 2015, invece che sta per arrivare, sono stati confermati i requisiti validi fino ad oggi, ovvero per tutte le donne lavoratrici private ed autonome, l’età pensionabile stabilita è 63 anni e 9 mesi e 64 anni e 9 mesi.
Per le donne impegnate nel settore pubblico invece i requisiti rimangono quelli fissati per il 2013, ovvero 63 anni e tre mesi. Riguardo la pensione anticipata, che sappiamo essere quella che un tempo era la pensione di anzianità, anche in questo caso i requisiti rimangono gli stessi, ovvero sono richiesti 42 anni e 6 mesi di contributi per quanto riguarda gli uomini e 41 anni e sei mesi per le donne.
Tale rivoluzione, voluta dalla Fornero, si pone l’obiettivo di fissare un’età che sia uguale per tutti, anche se le previsioni dicono che forse di potrà arrivare a questo obiettivo soltanto nel 2018 e non prima. A partire dal 2013,si è proceduto per gradi, con un primo adeguamento di 3 mesi, per poi arrivare alle novità di oggi, ovvero quelle sopra enunciate.